By Redazione Palestine Chronicle
Ramaphosa aveva già chiesto alla Corte Penale Internazionale di indagare Israele per le azioni commesse contro Gaza.
Il Sudafrica ha presentato tutta la documentazione necessaria alla Corte Penale Internazionale (CPI), che accusa Israele di crimini di guerra e del genocidio in corso a Gaza, ha detto lunedì il presidente Cyril Ramaphosa, secondo Eyewitness News.
I dati del Ministero della Sanità di Gaza dichiarano 19.667 palestinesi uccisi e 52.586 feriti nel genocidio in atto dal 7 ottobre. Le statistiche palestinesi e internazionali stimano che la maggior parte delle persone uccise e ferite siano donne e bambini.
‘Genocidio’
Il mese scorso, il presidente Ramaphosa ha condannato l’incursione di Hamas in Israele del 7 ottobre, durante un incontro virtuale di emergenza BRICS+, accusando il Movimento di Resistenza palestinese di aver violato il diritto internazionale.
Ha affermato, tuttavia, che Israele sta commettendo un genocidio, e ha attribuito il furore del conflitto all’occupazione militare israeliana sul territorio palestinese.
Ramaphosa aveva già chiesto alla Corte Penale Internazionale di indagare su Israele per le azioni contro Gaza, presentando una richiesta di indagine a numerosi altri paesi.
L’attacco su Gaza ha messo a dura prova le relazioni diplomatiche tra la nazione africana e Israele. Pretoria sostiene da tempo la lotta palestinese per la sovranità, paragonandola alla battaglia del Sudafrica contro l’apartheid nel XX secolo.
Sospensione dei rapporti
Alla fine del mese scorso, il parlamento ha approvato una mozione per sospendere i rapporti con Israele, fino a quando Netanyahu non si impegnerà a rispettare un cessate il fuoco nel territorio palestinese assediato.
Israele ha richiamato il suo ambasciatore da Pretoria, citando come motivazione i commenti dei funzionari sudafricani contro Tel Aviv. Pretoria aveva precedentemente ritirato il suo inviato e il personale diplomatico dal paese, così come Bolivia, Belize, Bahrein, Ciad, Cile, Colombia, Honduras, Giordania e Turchia.
Lunedì, Ramaphosa ha richiesto che la Corte Penale Internazionale avvii l’indagine sui crimini di guerra israeliani il prima possibile.
“Quando viene sottoposto un caso, devono prenderlo sul serio. Quindi il Sudafrica, come altri paesi, sta presentando la documentazione completa alla Corte Penale Internazionale”, ha detto Eyewitness News citando il presidente sudafricano.
BRICS
Oltre al Sud Africa, l’Iran, che aderirà ufficialmente ai BRICS il mese prossimo, ha esortato il blocco a designare il governo e l’esercito israeliano come organizzazioni terroristiche, per le atrocità commesse contro i palestinesi.
All’inizio del mese, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che il Primo Ministro israeliano Netanyahu deve affrontare accuse di crimini di guerra presso la Corte Penale Internazionale, definendolo il “macellaio di Gaza”.
Nel frattempo, Pretoria ha messo in guardia i sudafricani dall’unirsi alle fila dell’esercito israeliano a Gaza, citando il rischio di violare il diritto nazionale e internazionale.
“Qualsiasi persona che si unisca all’IDF senza il necessario permesso dell’NCACC (Comitato Nazionale per il Controllo delle Armi Convenzionali) infrange la legge e può essere perseguito”, ha affermato lunedì in una dichiarazione il Dipartimento Sudafricano delle relazioni e cooperazione internazionali.
Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui.
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