‘Porta questo a Gaza’ – L’uomo egiziano e le sue arance (VIDEO)

(Photo: video grab)

By Redazione Palestine Chronicle

Zio Rabi è diventato un fenomeno sui social media, per un gesto semplice ripreso a sua insaputa. 

Il venditore di frutta, nel sud dell’Egitto, stava lavorando al suo banco quando i camion che trasportano aiuti umanitari a Gaza, gli sono passati davanti.

Nel momento in cui zio Rabi’ ha capito che i camion erano destinati alla popolazione assediata della Striscia, è rimasto sopraffatto dall’emozione.

Non sapendo che altro fare, ha iniziato a lanciare arance dal suo stand in cima ai camion, esortando gli autisti a consegnare la frutta fresca a Gaza.

I camion passavano di qui, e io ho fatto ciò che Dio mi ha dato il potere di fare. Farei di più, se solo avessi la possibilità di entrare e portare con me le scatole. Giuro, ci sarei andato anch’io, se fosse un’opzione possibile”, ha detto zio Rabi’ in un video sui social media.

“Auguro loro la vittoria, auguro loro felicità, auguro che possano ricostruire il loro Paese. Sono pronto ad andare a ricostruirlo con loro, a caricarmi il loro dolore sulle spalle e fare tutto il possibile”.

Sebbene i governi arabi non siano riusciti a portare avanti alcuna azione significativa in grado di fermare l’attuale attacco israeliano, gli arabi comuni, come milioni di persone in tutto il mondo, hanno continuato a protestare, chiedendo un cessate il fuoco immediato e responsabilità legali verso i leader israeliani, che dovrebbero pagare un prezzo per tutto quel che hanno causato ai palestinesi.

Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, 28.985 palestinesi sono stati uccisi e 68.883 feriti nel genocidio in corso dal 7 ottobre.

Almeno 7.000 persone risultano disperse, presumibilmente morte, sotto le macerie delle loro case in diverse aree della Striscia.

Organizzazioni palestinesi, e internazionali, affermano che la maggior parte delle persone uccise e ferite sono donne e bambini.

L’aggressione israeliana ha provocato lo sfollamento forzato di quasi due milioni di persone in tutta la Striscia di Gaza, la stragrande maggioranza degli sfollati sono stati costretti a rifugiarsi nella città meridionale di Rafah, vicino al confine con l’Egitto, causando il più grande esodo di massa dalla Nakba del 1948.

Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui. 

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