“Palestina libera!” – Le ultime parole del soldato americano prima di immolarsi in segno di protesta contro il genocidio di Gaza (VIDEO)

(Image: Palestine Chronicle)

By Redazione Palestine Chronicle

Un membro in servizio dell’aeronautica americana si è dato fuoco domenica davanti all’ambasciata israeliana a Washington DC, per protestare contro il genocidio israeliano sulla Striscia di Gaza assediata. È morto per le ferite riportate, secondo i rapporti.

“Mi chiamo Aaron Bushnell, sono un membro in servizio attivo dell’aeronautica degli Stati Uniti e non sarò più complice del genocidio”, ha detto il 25enne prima di darsi fuoco.

“Sto per mettere in atto un gesto di protesta estremo ma, rispetto a quel che le persone vivono in Palestina per mano dei loro colonizzatori, non è affatto estremo. La nostra classe dirigente ha deciso che è normale”.

Il video mostra Bushnell, in uniforme, che si avvicina all’edificio dell’ambasciata, appoggia il telefono a terra e si versa addosso un liquido prima di darsi fuoco. Mentre le fiamme lo avvolgono, urla ripetutamente: “Palestina libera!”

Si sentono, quindi, gli agenti delle forze dell’ordine urlare a Bushnell di sdraiarsi a terra. Mentre un agente spruzza Bushnell con un estintore, se ne vede un altro puntargli una pistola mentre lui crolla.

“Non ho bisogno di armi, ho bisogno di estintori!” urla un agente, mentre arrivano altri poliziotti.

Messaggio finale su Facebook

Bushnell ha pubblicato un messaggio su Facebook, all’inizio della giornata, collegato a uno streaming di Twitch, poi rimosso.

Ha scritto: “Molti di noi amano chiedersi: ‘Cosa avrei fatto se fossi vissuto durante la schiavitù? O durante le leggi Jim Crow? Durante l’apartheid? Cosa farei se il mio paese stesse commettendo un genocidio?’ La risposta è: lo stai facendo. Proprio adesso.”

Il video ha suscitato una forte risonanza sui social media, e la giornalista Sana Saeed ha affermato: “Il nome di Aaron Bushnell continuerà a vivere come esempio di sfida morale, e protesta contro un regime genocidario. Ha rinunciato alla sua vita per qualcosa più grande di lui, contro la sua uniforme. I muri sono marci, le persone stanno soffocando, ma questo governo, e le sue istituzioni, si rifiutano di preoccuparsene”.

Un altro utente ha sostenuto, riferendosi al militare americano “Ha compiuto il sacrificio supremo per l’umanità. Il mio cuore è con la sua famiglia.”

Un portavoce dell’aeronautica americana avrebbe confermato alla CNN : “ E’un aviatore, in servizio attivo, quello coinvolto nell’incidente di oggi”.

30.000 uccisi

L’ultimo atto di protesta di Bushnell arriva mentre l’attacco genocida di Israele nella Striscia ha già ucciso quasi 30.000 palestinesi, secondo il Ministero della Sanità di Gaza. Inoltre, nell’assalto iniziato il 7 ottobre, sono rimaste ferite 70.043 persone.

Almeno 7.000 persone risultano disperse, presumibilmente morte, sotto le macerie delle loro case in diverse aree della Striscia di Gaza.

Organizzazioni palestinesi, e internazionali, affermano che la maggior parte delle persone uccise e ferite sono donne e bambini.

L’aggressione israeliana ha provocato lo sfollamento forzato di quasi due milioni di persone, la stragrande maggioranza degli sfollati sono stati costretti a rifugiarsi nella città meridionale di Rafah, vicino al confine con l’Egitto, causando il più grande esodo di massa dalla Nakba del 1948.

Israele è attualmente sotto processo davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, accusato di aver violato la Convenzione sul Genocidio nell’attacco all’enclave palestinese.

 

Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui. 

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