Israele ha avvelenato i suoi stessi prigionieri di guerra – Media israeliani

(Image: Palestine Chronicle)

By Redazione Palestine Chronicle

Quando tre soldati israeliani, trattenuti a Gaza, sono stati rilasciati attraverso un tunnel nella zona di Jabaliya, al nord della Striscia di Gaza, non è stata fornita alcuna spiegazione ufficiale su come fossero stati uccisi.

La Resistenza palestinese non uccide gli ostaggi e, per ammissione dello stesso esercito israeliano, i loro prigionieri sono rimasti uccisi dal fuoco israeliano, quindi l’incidente del 14 dicembre ha sollevato parecchie domande.

I soldati deceduti erano Ron Sherman e Nick Beiser. Il terzo, come riferito da Haaretz, che ha raccontato la vicenda, era un civile, ma il Palestine Chronicle non può verificare l’affermazione.

Circa un mese dopo il ritrovamento dei corpi, “l’esercito ha consegnato alle famiglie il rapporto patologico, e un rapporto su come siano stati ritrovati i corpi”, ha scritto Haaretz sollevando “domande difficili e preoccupanti, che richiedono spiegazioni pubbliche”.

Avvelenato a morte

Le domande sono state poste alla madre del soldato Maayan Sherman, che, secondo il giornale israeliano, è una veterinaria.

Utilizzando i social media per contrastare le affermazioni militari israeliane, Sherman ha affermato che il figlio è stato avvelenato a morte dal suo stesso esercito.

Israele ha utilizzato gas velenosi allo scopo di uccidere combattenti palestinesi all’interno dei tunnel della Resistenza, per evitare di combatterli sottoterra.

“I risultati dell’inchiesta: Ron è stato effettivamente assassinato”, ha scritto in un post su Facebook, citato da Haaretz.

Mio figlio “non è stato ucciso da Hamas, non da proiettili vaganti, e non in uno scontro a fuoco. Si è trattato di un omicidio deliberato. Bombardamento con gas velenoso. Oh sì, e hanno scoperto che anche Ron aveva diverse dita schiacciate, a causa dei disperati tentativi di fuggire dalla sua tomba avvelenata”.

“Mio figlio è stato rapito a causa della negligenza criminale di tutte le figure di spicco dell’esercito, e di questo governo marcio, che hanno dato ordine di ucciderlo per regolare i conti con un terrorista assetato di sangue, ma anche davvero stupido, di nome Ghandour, di Jabaliya”.

Hagari “evasivo”

Haaretz ha poi citato Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano, definendo la risposta alla madre israeliana come “evasiva”.

Hagari aveva dichiarato “non è stato possibile determinare cosa abbia ucciso i tre ostaggi”, scrive il giornale, e ” non possiamo né negare né confermare che siano stati uccisi per soffocamento, strangolamento, avvelenamento, conseguenze dell’attacco dell’IDF o dell’azione di Hamas”.

“Questa risposta evasiva aveva lo scopo di mettere a tacere la discussione, e creare dubbi sulle affermazioni della famiglia, senza negarle in modo diretto, e senza discutere con i genitori in lutto”, ha spiegato Haaretz.

Secondo quanto riferito sia da parte di Hamas, sia per ammissione diretta dell’esercito israeliano, dozzine di prigionieri israeliani, sono rimasti uccisi a seguito delle azioni israeliane.

In questo specifico caso, tre israeliani sono stati uccisi dai loro stessi colleghi, mentre cercavano di fuggire da Shejaiya il mese scorso.

Altri sono stati uccisi nel corso di operazioni, in varie zone della Striscia di Gaza.

Secondo le stime militari israeliane, quasi un quarto di tutti gli israeliani uccisi a Gaza, sono stati colpiti da armi o bombe in numerosi incidenti, da parte del “fuoco amico”.

Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, 25.295 palestinesi sono stati uccisi, e 63.000 feriti, durante il genocidio in corso dal 7 ottobre.

Stime palestinesi, e internazionali, affrmano che la maggior parte delle persone uccise e ferite sono donne e bambini.

Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui. 

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