Israele acquista sistemi di AI per contrastare le ‘chiara sconfitta’ sul piano digitale – Haaretz

(Image: Palestine Chronicle)

By Redazione Palestine Chronicle

Israele ha acquistato sistemi di intelligenza artificiale per i media, nel tentativo di influenzare l’opinione pubblica mondiale, e di difendere la sua narrativa riguardo l’attacco contro Gaza.

In un articolo pubblicato martedì, il quotidiano israeliano Haaretz ha citato “numerose fonti a conoscenza della questione” secondo le quali Israele ha risposto “all’evidente perdita’’ nei confronti di Hamas nel campo della battaglia digitale, acquistando per primo un sistema tecnologico capace di condurre campagne di influenza online per la massa”.

Secondo Haaretz, “La tecnologia fa parte di un tentativo più esteso, da parte di organismi israeliani civili e militari, di affrontare il ‘fallimento della diplomazia pubblica israeliana’”, a seguito dell’operazione militare di Hamas del 7 ottobre, e al successivo massacro su Gaza.

Contrastare i contenuti antisraeliani

Le fonti riferiscono che il sistema è destinato ad affrontare la “macchina dell’odio” online, che “mina la logica alla base della guerra, e la credibilità del portavoce dell’IDF”.

“Già dalle prime ore si è palesato quanto l’organico della difesa israeliana fosse irrimediabilmente impreparato nel gestire le piattaforme dei social media, come Instagram e TikTok, e le app di messaggistica come Telegram”.

Secondo Haaretz, fin dall’inizio “Hamas ha condotto una campagna di comunicazione pubblica di enorme successo, che le fonti descrivono come una ‘PsyOp’ – un’operazione di influenza psicologica”.

Il sistema mira a contrastare i contenuti online antisraeliani, inclusi “post anti-israeliani che esprimono sostegno politico ai palestinesi, e che si oppongono alla condotta di Israele”.

“Volontari civili israeliani hanno cercato di promuovere online Israele, oltre a segnalare post che infrangerebbero le regole delle piattaforme”.

I “volontari civili”, però, sembrano far parte di un disegno più ampio.

Secondo il rapporto, “poche settimane dopo l’inizio dell’attacco, Israele ha istituito un ‘forum hasbara’ che comprendente agenzie governative, uffici e ministeri, organismi militari di difesa e intelligence, tra cui l’IDF, lo Shin Bet e il Consiglio di Sicurezza nazionale, insieme ad aziende per la tecnologia, iniziative di volontariato civile e organizzazioni ebraiche, che si incontrano settimanalmente”.

 

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Mappatura del pubblico online

Haaretz riporta che Israele avrebbe acquistato “una serie di strumenti e programmi sviluppati per campagne economiche e politiche”.

Nello specifico, questi strumenti includono: 

“Un sistema per mappare il pubblico online; un sistema in grado di creare automaticamente siti web, e contenuti su misura per un pubblico specifico; un sistema di monitoraggio dei social media e piattaforme di messaggistica, e altro ancora.”

Secondo Haaretz “La prima campagna creata dal sistema è già online”.

Sempre secondo quanto riportato da Haaretz,  l’ufficio del Primo Ministro ha negato il rapporto affermando “Israele conduce apertamente i suoi sforzi internazionali per l’hasbara”.

Perdere la credibilità

La campagna genocida su Gaza ha suscitato indignazione in tutto il mondo.

“Non solo il Primo Ministro Benjamin Netanyahu sta perdendo credibilità tra gli israeliani, secondo vari sondaggi, ma tutto l’apparato politico sta perdendo la fiducia dei cittadini israeliani”, come riportato in un recente articolo da Ramzy Baroud e Romana Rubeo, redattori del Palestine Chronicle.

“Ogni giorno Israele perde credibilità, le iniziali bugie riguardo quanto accaduto il 7 ottobre, si sono rivelate disastrose per l’immagine complessiva, e per la reputazione di Israele sulla scena internazionale”, hanno aggiunto.

 

Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui. 

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