Cosa potrebbe fare Hezbollah a Israele in tre giorni di guerra – Rapporto

Hezbollah ha attaccato diversi siti militari israeliani. (Foto: presa video)

By Redazione Palestine Chronicle

“Stiamo parlando di eliminare tutte le nostre infrastrutture essenziali, le raffinerie di petrolio, le basi aeree, Dimona.” – Michael Oren.

Mentre gli scontri tra Israele e il movimento libanese Hezbollah si stanno intensificando, Foreign Policy ha riferito, citando un diplomatico israeliano, che Israele si troverebbe ad affrontare una “minaccia strategica” in caso di guerra.

Hezbollah ha lanciato il più significativo assalto missilistico contro Israele la scorsa settimana, in ritorsione all’attacco aereo israeliano che aveva ucciso un comandante senior di Hezbollah, sollevando preoccupazioni su un conflitto che potrebbe rapidamente intensificarsi.

A partire dall’8 ottobre, Hezbollah ha lanciato migliaia di razzi, missili anticarro e droni su Israele, e l’aeronautica israeliana ha risposto con centinaia di attacchi aerei nel sud del Libano.

Secondo FP, “circa 140.000 persone sono state sfollate dalle loro case su entrambi i lati del confine”.

Nonostante gli appelli degli Stati Uniti, e di altri alleati occidentali, per allentare l’escalation, il Ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha dichiarato martedì che il paese sta considerando l’opzione di entrare in guerra con il Libano e che, “in una guerra totale, Hezbollah verrà distrutto e il Libano colpito duramente”.

Tuttavia, secondo il rapporto, anche Israele subirebbe perdite significative.

FP, infatti, cita un rapporto pubblicato dal Centro per gli Studi Strategici e Internazionali, nel quale si afferma che “Hezbollah è un nemico molto più terribile di Hamas, è considerato l’attore non statale più armato al mondo”.

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Solo tre giorni

Parlando con FP, Michael Oren, che è stato ambasciatore di Israele negli Stati Uniti durante l’amministrazione Obama, ha dichiarato: “Hamas rappresenta una minaccia tattica per lo stato di Israele. Hezbollah rappresenta una minaccia strategica per lo Stato di Israele”. 

Si stima, secondo il rapporto, che il gruppo possieda circa 130.000 razzi e missili, i quali “potrebbero rapidamente sopraffare i sofisticati sistemi di difesa aerea del paese, e colpire le città più grandi”.

“Ho letto stime di quel che Hezbollah potrebbe farci in tre giorni, e sono semplicemente orrende”, ha detto Oren a FP. “Stiamo parlando di eliminare tutte le nostre infrastrutture essenziali, le raffinerie di petrolio, le basi aeree, Dimona”, ha aggiunto, riferendosi al sito dell’impianto di ricerca nucleare israeliano.

Martedì, Hezbollah ha diffuso filmati dai droni sul porto israeliano di Haifa, che si trova a 17 miglia dal confine libanese, per dimostare che è possibile “penetrare le difese aeree israeliane e raggiungere in profondità il paese”, come osserva il rapporto.

Si ritiene, inoltre, che Hezbollah abbia sviluppato una rete di tunnel che scorre sotto al Libano, e secondo alcuni analisti israeliani sarebbe ancora più estesa di quella utilizzata da Hamas.

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La strada per ridurre la tensione

Secondo Daniel Byman, professore alla School of Foreign Service della Georgetown University, un cessate il fuoco a Gaza potrebbe garantire la riduzione della tensione al confine settentrionale di Israele.

“Penso che se Hamas accetterà un cessate il fuoco, anche Hezbollah lo rispetterà”, ha detto Byman. “In generale, si è cercato di essere proporzionati”, ha aggiunto. 

Il Consigliere Senior del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Amos Hochstein, è arrivato lunedì in Israele per affrontare il crescente conflitto tra Israele e il movimento libanese Hezbollah.

Hochstein, che ha svolto un ruolo chiave nell’accordo sui confini marittimi dell’ottobre 2022, tra Israele e Libano, è in visita nel mezzo degli intensi scontri al confine.

Dall’inizio del genocidio a Gaza, lo scorso ottobre, scontri a fuoco giornalieri hanno causato lo sfollamento di migliaia di persone su entrambi i lati del confine tra Israele e Libano. 

Washington è preoccupata per una possibile grave escalation, a seguito del recente omicidio di un alto comandante di Hezbollah, che ha portato Hezbollah a lanciare centinaia di razzi e droni nel nord di Israele. 

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Il rischio di un’escalation diffusa è significativo, con gravi conseguenze per il Libano e l’intera regione. 

“Ciò di cui mi preoccupo, ogni singolo giorno, è che un errore di calcolo, o un incidente, o che un missile destinato a un bersaglio manchi il bersaglio, e colpisca qualcos’altro”, ha detto Hochstein, secondo Foreign Policy. “Questo potrebbe costringere il sistema politico, di entrambi i paesi, a reagire in un modo che ci farebbe scivolare dentro la guerra”.

Tensioni crescenti

Dall’inizio dell’aggressione israeliana a Gaza, il 7 ottobre, il movimento libanese Hezbollah si è impegnato direttamente, ma in modo relativamente limitato, nella guerra contro l’occupazione israeliana.

Secondo fonti di Hezbollah, nei primi 250 giorni di guerra, il movimento ha effettuato 1.194 operazioni militari, uccidendo e ferendo oltre 2.000 soldati israeliani.

Israele ha occupato parti del Libano per decenni, e ha lasciato il Paese solo nel 2000, grazie alla dura resistenza libanese guidata da Hezbollah. 

Ha poi tentato di rioccupare il Libano nel 2006, ma ha fallito, e quell’evento è considerato una grande vittoria contro Israele.  Israele, tuttavia, continua ad occupare parti del Libano, in particolare la regione di Sheeba Farms.

Hezbollah ha promesso di recuperare ogni centimetro del Libano, occupato da Israele contro al diritto internazionale.

 

Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui. 

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