By Redazione Palestine Chronicle
Secondo il Washington Post, le spaccature “emerse tra Stati Uniti e Israele sulla condotta della guerra” non hanno limitato i trasferimenti di armi verso Israele.
L’amministrazione americana di Joe Biden ha segretamente autorizzato il trasferimento di miliardi di dollari in “bombe e aerei da combattimento”, nonostante le critiche pubbliche di Washington alla pianificata invasione israeliana della città meridionale di Rafah, come riferito venerdì dal Washington Post.
Citando funzionari del Pentagono, e del Dipartimento di Stato americano, il rapporto indica che “i nuovi pacchetti di armi includono più di 1.800 bombe MK84 da 2.000 libbre e 500 bombe MK82 da 500 libbre”.
Complicità nel genocidio: chi ha fornito a Israele l’arma del delitto?
Secondo il Washington Post, le spaccature “emerse tra Stati Uniti e Israele sulla condotta della guerra” non hanno limitato i trasferimenti di armi verso Israele.
“Il sempre più crescente litigio pubblico, non ha dissuaso Biden dal fornire armi ed equipaggiamento militare” riferisce il Post, citando funzionari statunitensi.
“La settimana scorsa, il Dipartimento di Stato ha autorizzato il trasferimento di 25 aerei da caccia e motori F-35A per un valore di circa 2,5 miliardi di dollari”, aggiunge il rapporto.
“Abbiamo continuato a sostenere il diritto di Israele a difendersi”, avrebbe detto al Post un funzionario della Casa Bianca, aggiungendo che “il condizionamento degli aiuti non è la nostra politica”.
Il Post afferma che il governo israeliano ha rifiutato di commentare i recenti trasferimenti.
Impatto devastante
Sempre secondo il Washington Post, le bombe da 2.000 libbre “sono collegate a precedenti esecuzioni di massa, avvenute durante questa campagna militare israeliana a Gaza”.
Un rapporto della CNN, dello scorso dicembre, aveva evidenziato che “le bombe da 2.000 libbre sono normalmente usate con parsimonia dagli eserciti occidentali, a causa del loro impatto su aree densamente popolate come Gaza”.
Il sostegno degli Stati Uniti a Israele, e al genocidio su Gaza – Cronologia
Israele “le ha ampiamente utilizzate a Gaza”, riferisce il Post, “in particolare nel bombardamento del Campo Profughi di Jabaliya il 31 ottobre”.
L’attacco, che aveva ucciso oltre 100 persone, è stato condannato dalle Nazioni Unite come “un attacco sproporzionato, che equivale a un crimine di guerra”.
AIPAC
Secondo il Post, “la decisione di Biden di continuare il flusso di armi verso Israele, è stata fortemente manovrata da potenti gruppi filo-israeliani a Washington, compreso l’American Israel Public Affairs Committee”.
Il rapporto aggiunge che l’AIPAC sta “spendendo decine di milioni di dollari nel ciclo elettorale per spodestare i democratici, ritienuti non sufficientemente filo-israeliani”.
Le ricorrenti approvazioni di Biden a trasferimenti di armi verso Israele hanno suscitato scalpore all’interno della sua stessa amministrazione.
Il 18 ottobre, un funzionario del Dipartimento di Stato americano, Josh Paul, si è dimesso per protestare contro la politica di Biden su Gaza.
Commentando il trasferimento più recente, Paul ha riferito al Post: “Questo è un sistema politico fondamentalmente rotto, e che rende tutti, dai funzionari politici, ai produttori della difesa, ai contribuenti statunitensi, complici diretti dei crimini di guerra israeliani”.
‘Quanto tempo ci vorrà? Non molto’ – Il domani appartiene alla Palestina
La maggioranza degli Stati Uniti disapprova l’azione di Israele
Il rapporto arriva appena un giorno dopo che un nuovo sondaggio, pubblicato mercoledì da Gallup, ha rivelato un cambiamento significativo nell’opinione pubblica americana riguardo l’attacco israeliano in corso a Gaza.
“Dopo aver appoggiato l’azione militare di Israele a Gaza a novembre, gli americani ora si oppongono alla campagna, con ampio margine”, secondo Gallup.
Gli ultimi risultati, del sondaggio condotto tra il 1° e il 20 marzo, hanno rivelato che “il 55% (dei cittadini statunitensi – PC) attualmente disapprova le azioni di Israele, solo il 36% approva”.
Tutti e tre i principali gruppi politici degli Stati Uniti sono diventati meno favorevoli alle azioni di Israele a Gaza, rispetto a novembre”, riferisce Gallup.
Nel caso dei democratici e degli indipendenti, i risultati hanno mostrato “un calo di 18 punti percentuali dei consensi”. Tra i repubblicani si è registrato un “declino graduale”.
“La diffusa opposizione dei democratici alle azioni di Israele sottolinea le difficoltà per il presidente Joe Biden, anche tra i suoi più fedeli sostenitori”.
Genocidio di Gaza
Attualmente sotto processo davanti alla Corte Internazionale di Giustizia per genocidio contro i palestinesi, Israele sta conducendo una guerra devastante contro Gaza dal 7 ottobre.
Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, 32.623 palestinesi sono stati uccisi, e 75.092 feriti nel genocidio in corso. Inoltre, almeno 7.000 persone risultano disperse, presumibilmente morte, sotto le macerie delle loro case in tutta la Striscia.
Organizzazioni palestinesi, e internazionali, affermano che la maggior parte delle persone uccise e ferite sono donne e bambini.
L’aggressione israeliana ha provocato lo sfollamento forzato di quasi due milioni di persone provenienti da tutta la Striscia di Gaza, la stragrande maggioranza degli sfollati sono stati costretti a rifugiarsi nella città meridionale di Rafah, vicino al confine con l’Egitto, causando il più grande esodo di massa dalla Nakba del 1948.
Israele afferma che 1.200 tra soldati e civili, sono stati uccisi durante l’operazione Al-Aqsa del 7 ottobre. I media israeliani hanno pubblicato diversi rapporti, i quali suggeriscono che molti israeliani siano stati uccisi quel giorno dal “fuoco amico”.
Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui.
Commenta per primo