Per la prima volta nella sua storia, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite commemora la Nakba palestinese nella giornata di lunedì.
“Quest’anno ricorre il 75° anniversario dell’esodo di massa dei palestinesi noto come ‘la Nakba’ o ‘la catastrofe'”, ha affermato l’ONU in una dichiarazione pubblicata sul suo sito ufficiale.
“Il Comitato delle Nazioni Unite per l’esercizio dei diritti inalienabili del popolo palestinese (CEIRPP) commemorerà il 75° anniversario della Nakba presso la sede delle Nazioni Unite a New York”, il comunicato continua, rilevando che si tratta della prima volta nella storia dell’organismo internazionale .
Il CEIRPP organizzerà un incontro speciale il 15 maggio 2023, dalle 10:00 alle 12:30 (ora di New York) nella sala conferenze 4″, si legge nella dichiarazione.
75 years have passed since the Nakba, catastrophe in Arabic, took place in 1948.
But has the Nakba ended?#Nakba75 #PalestineResists #Palestine #Rightofreturn #UnitedNations pic.twitter.com/RPhUmEjxXP
— The Palestine Chronicle (@PalestineChron) May 15, 2023
“L’evento sarà presieduto dal presidente del Comitato, l’ambasciatore Cheikh Niang”, si legge ancora nel comunicato, osservando che includerà un discorso programmatico del presidente dell’Autorità palestinese (AP) Mahmoud Abbas.
Si ascolteranno anche le dichiarazioni di Rosemary A DiCarlo, sottosegretario generale per gli affari politici e di consolidamento della pace, commissario generale dell’UNRWA, rappresentanti dei gruppi regionali e della società civile.
Uno speciale evento commemorativo si terrà nella Sala dell’Assemblea Generale la sera dalle 18:00 alle 20:00, ora di New York.
“L’evento darà vita al viaggio palestinese e mirerà a creare un’esperienza a 360 gradi nella memoria della Nakba attraverso musica dal vivo, foto, video e testimonianze personali”.
“Questa è un’occasione per evidenziare che i nobili obiettivi di giustizia e pace richiedono il riconoscimento della realtà e della storia della difficile situazione del popolo palestinese e la garanzia del rispetto dei suoi diritti inalienabili”, afferma la dichiarazione.
(Leggi l’originale inglese qui)
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