Il ‘Vangelo’: Come Israele usa l’intelligenza artificiale per uccidere i palestinesi

Israele continua a commettere massacri su Gaza. (Photo: via QNN)

By Redazione Palestine Chronicle

Il numero spaventoso di civili palestinesi uccisi dagli attacchi aerei israeliani dall’inizio dell’ultima aggressione a Gaza, iniziata il 7 ottobre, fa luce sul crescente utilizzo da parte di Israele dell’intelligenza artificiale (AI) per selezionare i suoi obiettivi.

Venerdì Israele ha ripreso gli attacchi, dopo una tregua di sette giorni, e quasi 300 palestinesi sono già stati uccisi, aggiungendosi agli oltre 15.000 palestinesi uccisi nella prima fase della guerra.

Secondo il Ministero della Sanità palestinese a Gaza, il 70% delle vittime sono donne e bambini.

Lista di morte dell’AI

Un’indagine congiunta del quotidiano israelo-palestinese +972 Magazine e dall’ ebraica Local Call ha rivelato che

“L’autorizzazione dell’esercito israeliano estesa al bombardamento di obiettivi non militari (..) e l’utilizzo di un sistema di intelligenza artificiale per generare potenziali obiettivi come mai accaduto in precedenza, sembrano aver contribuito alla natura distruttiva delle fasi iniziali dell’attuale guerra di Israele contro la Striscia di Gaza”.

Secondo quanto riferito, l’indagine si basa su “conversazioni tra sette membri, sia ex che in carica, della comunità di intelligence israeliana (…) oltre a testimonianze palestinesi, dati e documentazione provenienti dalla Striscia di Gaza e dichiarazioni ufficiali del portavoce dell’IDF e di altre istituzioni statali israeliane”.

Il bombardamento indiscriminato, secondo il rapporto, è “principalmente destinato a danneggiare la società civile palestinese”.

Secondo una fonte, questa pratica mira a “creare uno shock” che, tra le altre cose, avrà un’eco potente e “indurrà i civili a fare pressioni su Hamas”.

Diversi testimoni hanno parlato con i due organi di stampa a condizione di anonimato, confermando che “l’esercito israeliano possiede file sulla stragrande maggioranza dei potenziali obiettivi a Gaza, comprese le abitazioni, i quali stabiliscono il numero di civili che potrebbero essere uccisi in un attacco contro un obiettivo specifico”.

Niente accade per caso

Un’altra fonte ha affermato che “nulla accade per caso”. Secondo quanto riferito “quando una bambina di 3 anni viene uccisa in una casa a Gaza, è perché qualcuno nell’esercito ha deciso che non era un grosso problema, la sua morte era un prezzo che valeva la pena pagare” per colpire un altro bersaglio.

“Noi non siamo Hamas. Questi non sono razzi casuali. Tutto è intenzionale. Sappiamo esattamente quanti danni collaterali sono presenti in ogni casa”.

Habsora, Il ‘Vangelo’

L’indagine attribuisce la responsabilità di un gran numero di obiettivi civili a un particolare sistema di intelligenza artificiale chiamato “Habsora” (Il Vangelo).

“Questo sistema di intelligenza artificiale, come descritto da un ex ufficiale dell’intelligence, agevola essenzialmente una fabbrica di omicidi di massa’” riporta +972 Magazine. 

Una delle fonti ha spiegato che “The Gospel” “prepara enormi quantità di dati”, e che “decine di migliaia di funzionari dell’intelligence non sarebbero in grado di elaborarle”.

Questo sistema, secondo un ex ufficiale dell’intelligence israeliana, “consente all’esercito (israeliano) di gestire una “fabbrica di omicidi di massa”, in cui “si enfatizza la quantità, non la qualità”.

Il rapporto, inoltre, afferma che “cinque diverse fonti hanno confermato che il numero di civili potenzialmente a rischio di morte negli attacchi contro residenze private, è noto in anticipo all’intelligence israeliana, e appare chiaramente nel file degli obiettivi alla voce dei “danni collaterali”.

Una delle fonti ha specificato che “quando la direttiva generale viene nominata “Danni Collaterali 5”, significa che siamo autorizzati a colpire tutti gli obiettivi che uccideranno più o meno cinque civili, e che possiamo agire su tutti gli obiettivi del fascicolo che ne includono cinque o meno”.

(Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’originale inglese qui).

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