By Redazione Palestine Chronicle
Il Dipartimento di Stato americano ha deciso di sospendere i finanziamenti all’UNRWA a causa delle accuse israeliane, secondo le quali alcuni dipendenti sarebbero coinvolti nell’operazione militare del 7 ottobre, condotta dalla Resistenza Palestinese.
L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA) ha dichiarato di aver aperto un’indagine in seguito alle accuse israeliane secondo le quali alcuni dipendenti sarebbero coinvolti nell’operazione militare del 7 ottobre da parte della Resistenza Palestinese.
“Per proteggere la capacità dell’Agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri del personale, e avviare un’indagine per stabilire la verità”, ha dichiarato Philippe Lazzarini, Commissario Generale dell’UNRWA in una dichiarazione, venerdì.
Gli Stati Uniti sospendono i finanziamenti
Il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato di essere “estremamente turbato” dalle accuse israeliane, e di aver “temporaneamente sospeso ulteriori finanziamenti all’UNRWA”.
I maggiori donatori dell’UNRWA nel 2022 includevano Stati Uniti, Germania e Unione Europea.
L’agenzia è stata fondata nel 1949 per “fornire assistenza e protezione ai rifugiati palestinesi, in attesa di una soluzione giusta e duratura per la loro difficile condizione”.
Non è la prima volta che gli Stati Uniti decidono di sospendere i finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite.
Nel settembre 2018, Washington, sotto l’amministrazione Trump, aveva deciso di terminare il sostegno finanziario all’UNRWA.
L’amministrazione Biden ha ripreso i finanziamenti dell’UNRWA nell’aprile 2021.
Il ruolo dell’UNRWA nella sentenza della Corte Internazionale di Giustizia
La dichiarazione, rilasciata dal Commissario Generale dell’UNRWA Lazzarini il 13 gennaio, un giorno dopo la discussione di Israele davanti alla Corte Penale Internazionale, è stata inclusa dall’ICJ come prova contro Israele per aver “causato lo sfollamento di massa di una popolazione che è in uno stato continuo di instabilità”.
La dichiarazione dell’UNRWA aggiunge: “La situazione dei bambini a Gaza è particolarmente straziante, un’intera generazione di bambini è traumatizzata e serviranno anni per guarire”.
La dichiarazione è stata utilizzata anche per dimostrare che la crisi a Gaza “è aggravata da un linguaggio disumanizzante”.
Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, 26.083 palestinesi sono rimasti uccisi, e 64.487 feriti nel genocidio in corso a Gaza dal 7 ottobre.
Stime palestinesi, e internazionali, affermano che la maggior parte delle persone uccise e ferite sono donne e bambini.
Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui.
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