“Chi ha sbagliato deve pagare” – Parlamentare britannica chiede alla CPI di indagare sui crimini israeliani

British MP Claudia Webbe. (Photo: video grab)

By Redazione Palestine Chronicle

La deputata britannica Claudia Webbe ha firmato un appello formale alla Corte Penale Internazionale, (CPI) per indagare e perseguire i crimini di guerra israeliani a Gaza.

Webbe ha pubblicato venerdì il video del suo discorso ai parlamentari britannici alla Westminster Hall, spiegando la sua decisione:

“Non sarò complice dei crimini di guerra di Israele o delle sue atrocità quotidiane contro la Palestina”, ha scritto, aggiungendo:

“Ho presentato una denuncia alla Corte Penale Internazionale di Giustizia per indagare e perseguire Israele per genocidio e crimini contro l’umanità”.

Mercoledì, in una dichiarazione separata, la deputata di Leicester East ha annunciato di aver “firmato una denuncia formale alla Corte Penale Internazionale di giustizia, chiedendo loro di indagare e perseguire il governo israeliano per crimini di guerra contro il popolo palestinese, inclusi genocidio e crimini contro l’umanità”.

“Il numero delle vittime causate da bombe e missili è terrificante, ma il numero delle vittime per fame e malattie è destinato ad essere peggiore”, ha detto Webbe, aggiungendo che “il governo israeliano sta incolpando le Nazioni Unite della situazione, e sta usando gli aiuti umanitari come un’arma”. 

“Ho firmato la denuncia formale alla Corte Penale Internazionale perché deve essere imputata ogni responsabilità ai responsabili”, ha affermato Webbe, aggiungendo di aver ricevuto “ben oltre 6.000 lettere ed e-mail da elettori che chiedono un cessate il fuoco immediato”.

In una dichiarazione su X, il gruppo per i diritti umani Euro-Med Monitor con sede a Ginevra, ha elogiato il deputato britannico per questa “posizione coraggiosa” esortando “funzionari governativi, parlamentari, organizzazioni internazionali e personaggi pubblici a unirsi al crescente consenso, e spingere per la giustizia e responsabilità”.

Mai più significa mai più, per nessuno.

Di seguito il comunicato completo pubblicato da Claudia Webbe:

“Ho firmato una denuncia formale alla Corte Penale Internazionale di Giustizia chiedendo loro di indagare e perseguire il governo israeliano per crimini di guerra contro il popolo palestinese, inclusi genocidio e crimini contro l’umanità.

“Il bombardamento israeliano di Gaza ha distrutto o danneggiato gravemente il 60-70% delle case e degli edifici pubblici, alcune stime parlano dell’80-90%, e ha ucciso più di 20.000 civili, tra cui almeno 10.000 bambini, oltre a mutilare innumerevoli persone che sono ora costrette a sottoporsi ad amputazioni e altri gravi interventi chirurgici senza anestesia, in condizioni impossibili.

“Il numero delle vittime causate da bombe e missili è terrificante, ma il numero delle vittime per fame e malattie è destinato ad essere peggiore. Israele consente di fornire solo una frazione degli aiuti necessari a Gaza, necessari a tutta la popolazione, e sta rendendo impossibile alle Nazioni Unite una distribuzione efficace, distruggendo molti dei loro camion. Più di 150 membri del personale delle Nazioni Unite sono stati uccisi.

“Il governo israeliano incolpa l’ONU di questa situazione e usa gli aiuti umanitari come arma di guerra, mentre i ministri israeliani hanno addirittura suggerito di sganciare una bomba nucleare su Gaza, e parlano apertamente di “Nakba 2023”, una ripetizione della violenta espulsione di massa dei palestinesi nel 1948.  Le truppe israeliane hanno piantato bandiere al centro dei quartieri residenziali, rasi al suolo per rivendicare le loro pretese.

“Ho ricevuto oltre 6.000 lettere ed e-mail da elettori che chiedono un cessate il fuoco immediato, e sto tentando di dare conforto a tutti coloro, troppi, che hanno perso la famiglia sotto le macerie, a chi è disperatamente preoccupato per i propri cari e amici, e non resterò in silenzio. La punizione collettiva è un crimine di guerra, il trasferimento forzato della popolazione è un crimine di guerra, il bombardamento indiscriminato e l’uso del fosforo bianco sui civili, confermato da Amnesty International, è un crimine di guerra. Io non sarò complice.

“Ho firmato la denuncia formale alla Corte Penale Internazionale perché deve essere imputata ogni responsabilità ai responsabili, e ho esortato i miei colleghi in Parlamento a fare lo stesso.

“Mai più significa mai più, per nessuno”.

Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo completo qui. 

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