Sabato 27 gennaio si è tenuta a Milano la manifestazione che, dall’inizio del massacro a Gaza, viene organizzata ogni settimana in supporto al popolo palestinese. Questa volta, però, la data coincideva con la ricorrenza del Giorno della Memoria.
Varie associazioni, attivisti e cittadini si sono dati appuntamento, come ogni sabato, in Piazza Duca d’Aosta, per manifestare in solidarietà alla popolazione civile di Gaza, e per chiedere un cessate il fuoco immediato e definitivo.
La comunità ebraica, tuttavia, ha sporto lamentele poiché la data coincideva con la ricorrenza del Giorno della Memoria, che si celebra ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto. Il corteo dispone delle autorizzazioni necessarie dal primo incontro, pertanto tutti i partecipanti hanno deciso di presentarsi comunque all’appuntamento, nonostante le rimostranze ebraiche avessero convinto la Questura a richiedere di posticipare in data domenica 28.
Le associazioni hanno invitato i manifestanti a non lasciarsi intimorire dalle accuse di antisemitismo e offesa della memoria, in quanto il corteo aveva già stabilito una consuetudine settimanale, e soprattutto perché il genocidio in atto sulla Striscia di Gaza è ritenuto, all’unanimità, una tragedia storica strettamente correlata agli orrori del passato.
Italian police in Milan used batons to beat Palestine solidarity demonstrators calling for a Gaza ceasefire, despite an official ban on protests during International Holocaust Remembrance Day ⤵️ pic.twitter.com/FrotjjKnNw
— Al Jazeera English (@AJEnglish) January 28, 2024
Il corteo, tuttavia, dopo pochi metri, all’altezza di Viale Padova, è stato bloccato dalla polizia in tenuta anti sommossa, che ha impedito loro di procedere la marcia. I manifestanti riferiscono di aver chiesto spiegazioni, ottenendo risposte molto evasive riguardo i permessi in attesa da parte della Questura. I toni, sempre secondo i testimoni, si sono accesi quando gli ufficiali hanno assunto atteggiamenti volti a deridere e denigrare.
A quel punto la folla, oltre cinquemila persone, ha cominciato a protestare e spingere, e gli ufficiali di polizia hanno risposto con i manganelli.
Risulta, al momento, un solo uomo ferito seriamente alla testa, gli altri partecipanti se la sono cavata con leggere contusioni, anche grazie alle accese rimostranze del corteo contro gli atti di violenza.
Il gruppo, comunque, non ha potuto proseguire la marcia.
In particolare, si è distinta una Signora di 95 anni, Franca Caffa, schierata in prima linea contro la polizia, armata soltanto della sua kuhfyia sulle spalle e di un coraggio esemplare. L’anziana non ha abbandonato il corteo nemmeno durante i tafferugli, e ha sfidato un poliziotto, contestando con molta educazione le scelte ideologiche dell’agente.
Milano, il #carabiniere alla manifestante: «Mattarella non è il mio Presidente, non lo riconosco»
La cosa migliore è lo sguardo incredulo di Franca Caffa. pic.twitter.com/uPVCeaJjxx
— alberto annicchiarico (@albe_) January 29, 2024
Intervistata da più attivisti e testate locali, la Signora Franca ha dichiarato ai microfoni di Byoblu: “Io ho l’esperienza della guerra, e dal 1945 ho capito da che parte stare. Mi fa paura questa carenza di voci, nessuno condanna Netanyahu che è un criminale corrotto, e nessuno condanna l’imperialismo degli Stati Uniti”.
La Signora Franca Caffa è ormai un volto noto, e amato, da tutti gli utenti dei social media, il suo video è diventato virale in poche ore. Anche per i manifestanti del sabato milanese è una figura famosa, era già stata invitata a sedere sul furgone che solitamente apre il corteo, dal quale attivisti e dirigenti parlano alla folla, e dal quale Franca ha avuto occasione di unirsi ai cori che inneggiano alla Palestina libera, con ancora più grinta e commozione.
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Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, 26.422 palestinesi sono rimasti uccisi, e 65.087 feriti nel genocidio in corso a Gaza dal 7 ottobre.
Stime palestinesi, e internazionali, affermano che la maggior parte delle persone uccise e ferite sono donne e bambini.
(The Palestine Chronicle)
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