By Redazione Palestine Chronicle
In questa galleria, il Palestine Chronicle mostra le immagini di un gruppo di bambini sfollati a Rafah. Sperano di riuscire a prendere un po’ d’acqua, che arriva occasionalmente con piccoli camion.
Per sopravvivere nei campi profughi di Gaza bisogna imparare a essere pazienti e, per quasi due milioni di palestinesi sfollati, ogni membro della famiglia ha un ruolo specifico.
I bambini di Gaza sono quelli che superano ogni soglia di drammaticità, tra le varie categorie di vittime a Gaza. Sono loro che vengono uccisi di più, feriti di più, mutilati di più e traumatizzati di più.
Ma i bambini non sono semplicemente vittime. Come tutti gli abitanti di Gaza, sono anche combattenti, loro combattono per la sopravvivenza delle proprie famiglie.
Ovunque ci si guardi intorno a Rafah, e altrove, si vedono i bambini di Gaza in fila per l’acqua, per una pagnotta, o per qualsiasi magra fornitura a cui riescano ad accedere dai loro enormi accampamenti di rifugiati, ogni giorno in crescita numerica.
Nella galleria fotografica, il Palestine Chronicle mostra a un gruppo di bambini a cui si è unito, provenienti da un campo profughi per sfollati a Rafah.
Sono da soli o con i membri più anziani delle loro famiglie, con la speranza di riuscire a prendere un po’ d’acqua, acqua salata ovviamente, che arriva ogni tanto con piccoli camion.
Molti bambini tornano a casa a mani vuote. Altri riescono a riempire i loro contenitori di plastica, per poi intraprendere il viaggio di ritorno verso il campo con la loro preziosa conquista.
Alcuni di loro, come la ragazzina con il pigiama rosso mostrata nella fotografia in alto, hanno escogitato un metodo meno faticoso per trasportare i contenitori dell’acqua. Molti hanno iniziato ad imitarla.
Questa è la loro storia.
Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui.
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