Le forze di occupazione israeliane hanno ucciso un giovane palestinese in prossimità della Moschea di Al-Aqsa nelle prime ore di sabato, stando a quanto riferito dall’agenzia ufficiale WAFA.
L’uomo, identificato come Mohammad Khaled al-Osaibi, 26 anni, proveniva dalla città di Houra, nel deserto del Naqab. Si era da poco laureato in medicina e aveva superato l’esame per esercitare la professione medica.
Secondo la versione israeliana, al-Osaibi è stato ucciso perché avrebbe tentato di strappare un’arma dalle mani di un agente israeliano.
Tuttavia, fonti palestinesi e testimoni oculari hanno parlato con Al-Arabi Al-Jadeed, negando le affermazioni della polizia israeliana.
Israeli occupation forces shot a Palestinian man with at least 20 bullets while trying to save a woman from being attacked by the police forces at Al-Aqsa Mosque in occupied Jerusalem, according to eyewitnesses. pic.twitter.com/3pyVvh7nTe
— PALESTINE ONLINE 🇵🇸 (@OnlinePalEng) March 31, 2023
I testimoni hanno dichiarato che l’uomo è stato raggunto da colpi di arma da fuoco in prossimità di Bab Al-Silsila dopo essere intervenuto in difesa di una ragazza palestinese che era stata fermata dagli agenti israeliani nella Spianata delle Moschee.
Al-Osaibi sarebbe stato colpito durante uno scontro con gli agenti, secondo i presenti.
Dopo la sparatoria, un gran numero di soldati israeliani ha raggiunto la moschea – il terzo sito più sacro per l’Islam – chiudendola in parte all’accesso del pubblico, secondo quanto riferito da Al-Araby Al-Jadeed.
Le forze israeliane hanno anche bloccato l’ingresso e l’uscita della Città Vecchia di Gerusalemme, assalendo negozianti e venditori ambulanti.
L’incidente è avvenuto durante il mese sacro musulmano del Ramadan, quando migliaia di palestinesi si recano al complesso per pregare, in particolare il venerdì, giorno sacro della settimana per l’Islam.
Olre 90 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane a Gerusalemme est e in Cisgiordania dall’inizio dell’anno.
(PC, The New Arab, WAFA)
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