Domani la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia

(Image: Palestine Chronicle)

By Redazione Palestine Chronicle

La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) ha dichiarato che, il giorno venerdì 26 gennaio, emetterà la storica sentenza sul caso Sudafrica contro Israele.

La dichiarazione sosteneva che:

“Venerdì 26 gennaio 2024, la Corte Internazionale di Giustizia emetterà la sua ordinanza sulla richiesta  di misure provvisorie, presentata dal Sudafrica nel caso riguardante l’applicazione della Convenzione sulla Prevenzione e la Repressione del Crimine di Genocidio nella Striscia di Gaza (Sudafrica contro Israele)”.

“La seduta pubblica avrà luogo alle 13.00 presso il Palazzo della Pace dell’Aia, il giudice Joan E. Donoghue, Presidente della Corte, leggerà l’ordinanza della Corte”.

Il 29 dicembre, il governo sudafricano ha presentato il caso contro Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, accusandolo di “atti genocidari” nella campagna militare contro Gaza.

L’11 e il 12 gennaio si sono svolte le udienze pubbliche, su richiesta del Sudafrica.

Lunedì, in un’intervista esclusiva con The Palestine Chronicle, Chrispin Phiri, portavoce del Ministro della Giustizia sudafricano Ronald Lamola, ha dichiarato che il governo dubita che “la Corte non consideri che l’uccisione di decine di migliaia di persone non rappresenti una condizione urgente, che richiede di essere affrontata”.

“Speriamo che la Corte accolga ciò che abbiamo richiesto nelle nostre misure provvisorie, in particolare che siano consentite le condizioni per un cessate il fuoco e per gli aiuti umanitari”, ha aggiunto Phiri.

Rivolgendosi ai media, dopo la discussione del Sudafrica dell’11 gennaio, il ministro Lamola ha affermato che il caso contro Israele offre alla Corte Internazionale di Giustizia “l’opportunità di agire, in tempo reale, per impedire che il genocidio a Gaza continui”.

Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, 25.700 palestinesi sono rimasti uccisi, e 63.730 feriti nel genocidio in corso dal 7 ottobre.

Stime palestinesi, e internazionali, affermano che la maggior parte delle persone uccise e ferite sono donne e bambini.

Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui. 

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