By Redazione Palestine Chronicle
Un residente di 59 anni del campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, è morto giovedì dopo essere scomparso in circostanze misteriose mentre lavorava in Israele.
Amin Abdel Qader Warda, 59 anni, è stato sepolto venerdì al centro medico Al-Shifa a Gaza.
Il Palestine Chronicle ha assistito al funerale e ha parlato con i membri della famiglia Warda.
Basil Shaheen, nipote di Warda, ha detto che “la famiglia ha perso i contatti con (mio zio) Amin cinque giorni fa, ore dopo che aveva lasciato la Striscia di Gaza per andare a lavorare in Israele”.
Secondo Shaheen, Amin non ha lasciato il suo posto di lavoro con i suoi colleghi, e poi è scomparso nel nulla. La famiglia ha cercato di contattarlo e si è rivolto a diversi enti, compresa la Croce Rossa palestinese, senza esito.
“Dopo 5 giorni di ricerche, le autorità palestinesi ci hanno informato giovedì che il cadavere di mio zio Amin era nell’istituto forense di Abu Kabir in Israele”, ha detto Shaheen, aggiungendo che Warda non soffriva di alcuna malattia-
Il figlio di Warda, Abdul Qadir, ha detto che suo padre “è andato a lavorare in perfette condizioni di salute”.
Abdul Qadir ha citato testimoni oculari che hanno affermato che il telefono di Warda è stato trovato completamente distrutto nell’area di “Kiryat Malakhi”, vicino ad Ashkelon, nel distretto meridionale di Israele.
La famiglia è convinta che Warda sia stato aggredito e ritiene i coloni ebrei illegali e le autorità di occupazione israeliane pienamente responsabili della morte del padre palestinese.
(Tutte le foto: Mahmoud Ajjour, The Palestine Chronicle)
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