Roma, ordigno contro il CSOA La Strada, striscione contro Di Battista

Un ordigno esplosivo ha preso di mira il centro sociale La Strada, a Roma. (Design: Palestine Chronicle)

By Redazione Palestine Chronicle

Nella notte un ordigno è esploso davanti al CSOA La Strada alla Garbatella, con uno striscione contro Alessandro Di Battista.

Nella notte tra giovedì e venerdì, alle 4:08, un ordigno è esploso davanti all’ingresso del centro sociale La Strada, in via degli Armatori, nel quartiere Garbatella a Roma. L’esplosione ha danneggiato la porta d’ingresso, senza tuttavia permettere l’accesso all’interno. Sul posto sono rimasti segni neri di bruciatura e tracce di polvere da sparo.

Accanto all’ingresso è stato lasciato uno striscione con la scritta: “Di Battista pu***na di Hamas”, un chiaro riferimento ad Alessandro Di Battista, ex parlamentare del Movimento 5 Stelle, noto per le sue posizioni critiche verso Israele e a favore dei diritti del popolo palestinese.

Secondo quanto riferito dal collettivo, si tratta dell’ennesimo episodio di una lunga serie: dal 2023 il centro è stato oggetto di numerosi atti vandalici, minacce e altri attacchi con esplosivi, l’ultimo dei quali lo scorso 15 maggio. Tutti i fatti, precisano, sono stati denunciati alle autorità.

Il comunicato diffuso dal centro sociale attribuisce la responsabilità degli attacchi a “ambienti filo-israeliani” e denuncia “un’escalation inquietante” a Roma, ricordando anche le contestazioni avvenute nei giorni scorsi al Circo Massimo durante un’iniziativa del Fatto Quotidiano.

Per oggi pomeriggio, La Strada ha convocato un’assemblea pubblica in risposta all’attacco.

Tensioni al Circo Massimo

Le tensioni si erano già manifestate martedì scorso al Circo Massimo, in occasione della giornata di apertura della festa del Fatto Quotidiano.

Un gruppo di manifestanti si è radunato in piazza Ugo La Malfa, sotto la statua di Giuseppe Mazzini, con cori a favore di Israele e contro gli organizzatori del flash-mob, accusati di essere “sostenuti da Hamas e dai terroristi islamici”.

Il portavoce della Comunità ebraica romana, Angelo Pavoncello, aveva in quell’occasione citato Di Battista come esempio di attivista “legato a figure palestinesi vicine al terrorismo”.

I partecipanti al flash-mob hanno fermamente respinto le accuse. Luca Sommi ha dichiarato: “Noi non siamo sostenuti da nulla se non dalla libertà delle nostre idee”, mentre Moni Ovadia ha replicato con toni duri alle contestazioni.

Il confronto verbale è stato contenuto dalle forze dell’ordine e, all’interno del Circo Massimo, l’evento è proseguito con proiezioni sulla situazione a Gaza, collegamenti con la Global Sumud Flotilla e interventi conclusi da cori “Palestina Libera” e da un appello collettivo contro la violenza.

(PC, Italian media)

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