La Mezzaluna Rossa palestinese ha annunciato che almeno 11 persone sono state uccise durante un’incursione militare israeliana su larga scala nella Cisgiordania settentrionale, iniziata mercoledì all’alba.
L’esercito israeliano ha confermato all’alba di mercoledì il lancio di un’operazione su larga scala, che ha preso di mira Jenin, Tulkarm e Tubas, nel nord della Cisgiordania.
Secondo Al-Jazeera, l’operazione, che sembra essere la più imponente dall’operazione “Scudo difensivo” del 2002, prevede l’uso estensivo dell’aviazione israeliana, di ingenti forze di terra e il supporto del Servizio di sicurezza interno israeliano, dello Shabak e di unità sotto copertura.
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha riferito di aver avuto difficoltà a raggiungere i feriti a causa dell’assedio imposto al campo da parte delle forze di occupazione israeliane, che hanno impedito alle ambulanze di accedere all’area e ostacolato le operazioni di soccorso.
Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA, i cecchini sono stati ampiamente dispiegati all’interno e intorno ai campi e le aree sono state pesantemente pattugliate dai droni.
Israeli occupation forces search ambulance crews and ask paramedics to remove their vests before being allowed into the Jenin Governmental Hospital in the northern occupied West Bank.
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— The Palestine Chronicle (@PalestineChron) August 28, 2024
Nel frattempo, il ministro degli Esteri israeliano Yisrael Katz ha suggerito che misure simili a quelle utilizzate a Gaza, comprese evacuazioni temporanee, potrebbero essere necessarie nella Cisgiordania occupata.
Al-Jazeera ha citato rapporti dei media israeliani che indicano la possibilità di evacuazioni organizzate di civili palestinesi durante l’operazione.
La resistenza reagisce
In risposta all’operazione israeliana, diversi gruppi palestinesi, tra cui le Brigate Al-Qassam, le Brigate Al-Quds e le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, hanno annunciato operazioni di resistenza armata, tra cui attacchi a fuoco, scontri e attacchi a veicoli militari israeliani.
I combattenti palestinesi hanno rivendicato la responsabilità della distruzione di un bulldozer e dell’attacco ai veicoli dell’esercito israeliano con ordigni esplosivi.
Le Brigate Al-Quds hanno dichiarato in un comunicato che l’operazione di resistenza è denominata “Orrore dei campi” e hanno giurato di infliggere gravi danni alle forze israeliane.
Horror of the camps – What is happening in the West Bank? pic.twitter.com/dWmQDUCCLk
— The Palestine Chronicle (@PalestineChron) August 28, 2024
Le brigate hanno anche annunciato che i loro combattenti “sono riusciti a far esplodere un ordigno ad alta potenza in un bulldozer militare sionista sull’asse di Nablus Street, colpendo direttamente il suo equipaggio e mettendolo fuori servizio”.
Il corrispondente di Al Jazeera ha riferito di scontri ed esplosioni diffusi in diverse aree, tra cui Salem, Qusra e Beit Furik vicino a Nablus, così come Tubas, il campo di Fara e l’area di Jenin.
La Cisgiordania, occupata da Israele dal 1967, ha visto un aumento delle incursioni militari, con una significativa escalation della situazione da quando Israele ha iniziato la sua guerra genocida contro Gaza il 7 ottobre.
Secondo fonti ufficiali palestinesi, dal 7 ottobre 2023 più di 640 palestinesi sono stati uccisi e circa 5.400 feriti in Cisgiordania a causa delle incursioni israeliane.
(PC, AJA)
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