Nato in una tenda –  Arkan arriva nel campo profughi di Rafah (FOTO E VIDEO)

(Photo: Mahmoud Ajjour, The Palestine Chronicle)

By Redazione Palestine Chronicle

Arkan, il cui nome significa “pilastro”, pilastro della fede, pilastro della speranza e della fermezza. Arkan si è unito alla lotta per la libertà.

La prima voce che Arkan ha ascoltato, appena nato, è stata il sussurro della madre. La prima sensazione che ha provato è stata il bacio gentile di una donna esausta, denutrita, circondata da altri figli, in una tenda al freddo nel campo profughi di Rafah, a sud di Gaza.

 Arkan, il cui nome significa “pilastro”, pilastro della fede, pilastro della speranza e della fermezza. Arkan si è unito alla lotta per la libertà.

Quando suo padre, un rifugiato dal nord di Gaza, lo ha preso in braccio, gli ha recitato il richiamo alla preghiera. “In questo modo”, ha detto il padre felice al Palestine Chronicle, “Arkan crescerà forte, e forte nella fede”.

Mentre decine di migliaia di bambini di Gaza sono rimasti uccisi, feriti o dispersi sotto le macerie della Striscia, ormai in gran parte distrutta, Arkan è arrivato a diffondere speranza in un campo profughi devastato.

Altre donne rifugiate sono arrivate alla tenda per aiutare la madre ad affrontare questa nuova responsabilità, condividendo con lei pezzetti di pane, coperte extra e acqua.

Il Palestine Chronicle ha fatto visita alla famiglia per testimoniare il momento in cui Arkan è venuto al mondo.

Arkan non è ancora registrato con nome e certificato di nascita, dato che Israele ha distrutto tutte le strutture governative a Gaza, chiuso e bombardato tutti gli ospedali.

Per ora il suo nome è Arkan, i suoi genitori sono rifugiati sfollati, il suo luogo di nascita è una tenda, e la sua patria è la Palestina.

Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui. 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*