Ex ministro degli esteri Terzi chiede destituzione della relatrice speciale ONU Albanese

Giulio Terzi ha chiesto la revoca della Relatrice speciale Onu Francesca Albanese. (Image: PC)

By Redazione Palestine Chronicle

L’ex ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi Di Sant’Agata ha inviato una lettera all’attuale FM italiano Antonio Tajani esortandolo a prendere posizione contro la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi, Francesca Albanese, secondo quando riportato dal quotidiano La Repubblica giovedì.

La lettera sarebbe stata inviata dopo che due ONG filo-israeliane si sono rivolte al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk, esprimendo il loro “totale sgomento e indignazione per le aberranti dichiarazioni rilasciate dalla signora Francesca Albanese (…) sulla scia dell’ondata di terrore perpetrata contro i civili in Israele (…), chiedendone la revoca immediata”.

Il riferimento è ai recenti commenti pubblicati da Albanese su Twitter, in cui l’esperta di diritto internazionale ha sostenuto il diritto palestinese all’autodeterminazione, affermando che “Israele ha il diritto di difendersi, ma non può rivendicarlo in riferimento a una popolazione che opprime /di cui colonizza le terre”.

I due gruppi, l’International Legal Forum e l’Osservatorio italiano sulla discriminazione Solomon, sono noti per la loro ferma opposizione all’attivismo filo-palestinese, e all’accusa di antisemitismo rivolta a qualsiasi critica nei confronti di Israele.

“Non sorprende che tali commenti siano stati formulati da Terzi Di Sant’Agata, membro del partito di estrema destra Fratelli d’Italia, che è considerato da molti analisti un movimento post-fascista”, ha dichiarato Romana Rubeo, caporedattrice del Palestine Chronicle Italia.

“È anche interessante che la notizia sia stata riportata con lo stesso identico testo (solo in due lingue diverse) dal quotidiano ‘liberale’ italiano La Repubblica e dal quotidiano israeliano di destra The Jerusalem Post. Questo la dice lunga sul possibile coordinamento nella diffusione di determinate storie”, ha aggiunto Rubeo.

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