By Redazione Palestine Chronicle
Il ministro di estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir ha fatto irruzione nei cortili della Moschea di Al-Aqsa giovedì mattina, protetto da un imponente numero di soldati.
È la terza volta che il politico estremista invade Al-Aqsa da quando è entrato a far parte del governo di destra guidato dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, all’inizio del 2023.
Gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Giordania, tra gli altri, hanno espresso preoccupazione e sdegno riguardo l’accaduto.
Egitto: Al-Aqsa è un luogo di culto islamico
In un comunicato, il ministero degli Esteri egiziano ha sottolineato che “le successive incursioni israeliane nella moschea di Al-Aqsa e i tentativi di dividerla temporalmente e spazialmente non influiranno sul suo status quo legale e storico, in quanto Al-Aqsa è esclusivamente un luogo di culto per i musulmani”.
Il ministero degli Esteri egiziano ha invitato le autorità israeliane “a fermare immediatamente queste azioni provocatorie ed escalatorie, che portano solo ad infiammare i sentimenti e ad alimentare lo stato di tensione esistente nei territori occupati”.
Ha messo anche in guardia dalle pericolose conseguenze di queste “pratiche irresponsabili” sulla sicurezza e stabilità dell’intera regione.
Qatar: Flagrante violazione del diritto internazionale
In un comunicato stampa, il Ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato di considerare questa una flagrante violazione del diritto internazionale e della Custodia hashemita dei luoghi santi a Gerusalemme occupata, sottolineando le politiche provocatorie adottate dal governo israeliano nei Territori palestinesi occupati.
Ha inoltre sottolineato che i tentativi di pregiudicare lo status religioso e storico della moschea di Al-Aqsa non sono solo un attacco ai palestinesi ma anche a milioni di musulmani in tutto il mondo.
Il ministero degli Esteri del Qatar ha ritenuto le autorità di occupazione israeliane le uniche responsabili del ciclo di violenza che deriverà da queste ripetute incursioni nella benedetta moschea di Al Aqsa, invitando la comunità internazionale a intraprendere azioni urgenti per fermare questi attacchi.
Oman: La comunità internazionale deve assumersi la responsabilità
Il ministero degli Esteri dell’Oman ha condannato Israele per aver consentito a Ben-Gvir di invadere la Spianata delle Moschee con la protezione delle forze di occupazione.
Nel comunicato, il ministero ha invitato la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità per garantire i legittimi diritti del popolo palestinese, porre fine all’occupazione e raggiungere una pace giusta e globale.
Jordan parla di possibili gravi ripercussioni
Il portavoce del ministero degli Affari esteri giordano, Sinan Majali, ha dichiarato in un comunicato che, assanltando lamoschea di Al-Aqsa, un membro del governo israeliano ne ha violato la santità.
Majali ha aggiunto che ogni misura unilaterale e violazione dei luoghi sacri potrebbe portare a un’ulteriore escalation.
Majali ha anche sottolineato il diritto dello Stato di Palestina alla sovranità sulla città occupata di Gerusalemme Est, ribadendo che Israele, in quanto potenza occupante, non ha alcun diritto o sovranità sulla città e sui suoi luoghi santi islamici e cristiani.
Il Regno Unito chiede il rispetto dello status quo
Il Regno Unito ha espresso preoccupazione in seguito alla provocatoria visita dei ministri israeliani alla moschea di Al-Aqsa, affermando il proprio sostegno allo storico status quo nel luogo sacro.
“Siamo preoccupati per la visita provocatoria e il linguaggio provocatorio usato dai ministri israeliani all’Haram al-Sharif”, ha dichiarato il consolato britannico a Gerusalemme in un tweet.
“Riaffermiamo il nostro sostegno allo status quo storico e al ruolo della Giordania come custode”.
Kuwait: Provocazione per milioni di musulmani in tutto il mondo
Lo Stato del Kuwait ha condannato categoricamente l’assalto alla moschea di Al-Aqsa da parte di Ben-Gvir.
Il ministero degli Esteri del Kuwait ha dichiarato in un comunicato stampa che “questo nuovo atto provocatorio rappresenta una violazione continua del diritto umanitario internazionale e delle carte internazionali”.
Il ministero ha poi ribadito la totale condanna del Kuwait di queste politiche di escalation che provocano i sentimenti di milioni di musulmani in tutto il mondo.
Morocco chiede di preservare lo status quo
Il Ministero degli Affari Esteri marocchino ha affermato in un comunicato che il Regno del Marocco, il cui re Mohammed VI presiede il Comitato di Gerusalemme, “condanna la persistenza di alcuni funzionari israeliani durante l’assalto alla moschea di Al-Aqsa e ai suoi cortili con la partecipazione di diversi estremisti”.
Il Marocco ha ribadito il totale rifiuto di tutte le azioni unilaterali volte a minare gli sforzi di pace e ha chiesto di preservare lo status quo legale e storico ed evitare ogni forma di escalation o provocazione.
USA: Del tutto inaccettabile
Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per la provocatoria visita di Ben-Gvir alla moschea di Al-Aqsa.
“Siamo molto preoccupati per la visita odierna ad Haram al-Sharif a Gerusalemme”, ha detto ai giornalisti il vice portavoce principale del Dipartimento di Stato americano, Vedant Patel.
“Sottolineiamo il ruolo speciale della Giordania nei luoghi santi musulmani a Gerusalemme”, ha aggiunto Patel. “Qualsiasi azione unilaterale o retorica che devia o mette a repentaglio lo status quo è del tutto inaccettabile”.
(PC, WAFA, Leggi l’originale inglese qui)
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