
By Romana Rubeo
Il rinnovo automatico del Memorandum militare con Israele rappresenta una violazione dei principi costituzionali e degli obblighi internazionali dell’Italia: è quanto sostengono dieci giuristi italiani in una diffida formale inviata al Governo.
Un gruppo di giuristi italiani ha inviato mercoledì una diffida formale al Governo Meloni per chiedere l’immediata sospensione del Memorandum d’Intesa in materia di cooperazione militare e della difesa tra Italia e Israele, la cui tacita proroga è prevista per l’8 giugno 2025.
L’atto, firmato il 21 maggio 2025, è stato inviato alla Presidenza del Consiglio, ai Ministeri della Difesa e degli Esteri, nonché al Presidente della Repubblica, è stato visionato dal Palestine Chronicle.
È sottoscritto da un gruppo di esperti in diritto costituzionale e internazionale: Michele Carducci, Veronica Dini, Domenico Gallo, Ugo Giannangeli, Fausto Gianelli, Fabio Marcelli, Ugo Mattei, Luigi Piccione, Luca Saltalamacchia e Gianluca Vitale, rappresentati dallo studio legale Piccione di Bari.
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Secondo i firmatari, l’Italia violerebbe i propri obblighi costituzionali e internazionali continuando a collaborare militarmente con uno Stato imputato di crimini gravissimi davanti alle principali corti internazionali.
L’iniziativa, promossa da avvocati e accademici esperti di diritto internazionale, si fonda sul quadro giuridico internazionale emerso negli ultimi mesi e sulla “gravissima situazione attualmente in corso a Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est”, come ha dichiarato al Palestine Chronicle Fausto Gianelli, noto giurista e tra i firmatari della diffida.
“L’8 giugno 2025 il Governo italiano rinnoverà tacitamente il Memorandum d’Intesa in materia di cooperazione militare e della difesa con Israele,” ha spiegato Gianelli al Palestine Chronicle.
“Questo avverrà nonostante la gravissima situazione attualmente in corso nei territori palestinesi occupati. Ci troviamo di fronte a un contesto in cui la Corte Internazionale di Giustizia ha riconosciuto la plausibilità del genocidio in atto contro il popolo palestinese. La stessa Corte, nel luglio 2024, ha dichiarato illegale l’occupazione israeliana del territorio palestinese e ne ha ordinato lo smantellamento entro il 17 settembre 2025,” ha continuato.
“A ciò si aggiungono i mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale, nel novembre 2024, nei confronti del primo ministro israeliano Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Gallant per crimini di guerra e crimini contro l’umanità.”
Per queste ragioni, secondo la diffida, l’applicazione odierna del memorandum “si pone in palese contrasto tanto con li diritto internazionale pattizio (…) quanto con il ‘ripudio’ della guerra, di cui all’art. 11 della Costituzione, e con li diritto internazionale generale”.
Nel descrivere le azioni militari di Israele nella Striscia di Gaza a partire dall’ottobre del 2023, la diffida riferisce di “un contesto di distruzione, morte e costante mortificazione della dignità della persona umana, se solo si constata che per esso si contano già 60.000 vittime accertate.”
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I firmatari denunciano inoltre l’opacità dell’accordo, sottoscritto a Parigi nel 2003 ed entrato in vigore nel 2005, che si rinnova ogni cinque anni salvo disdetta esplicita da una delle parti.
Nonostante comporti spese pubbliche, il Memorandum è in gran parte coperto dal segreto militare, rendendo di fatto impossibile ai cittadini sapere come vengono impiegate le risorse statali.
Nel testo si ricorda che il Memorandum include la cooperazione per l’importazione, l’esportazione e il transito di materiali bellici, la formazione e l’addestramento delle forze armate, oltre alle politiche industriali per l’approvvigionamento nel settore difesa.
È previsto che gli accordi possano avvenire non solo tra governi ma anche tra aziende private, previa autorizzazione statale.
Secondo Gianelli, “il rinnovo di questo accordo rappresenta una conferma del sostegno italiano alla macchina bellica israeliana,” ha proseguito Gianelli.
“Parliamo di una potenza militare che ha raso al suolo la Striscia di Gaza, causando oltre 60.000 vittime palestinesi negli ultimi due anni, tra cui 18.000 bambini. Nello stesso tempo, continua ad annettere territori in Cisgiordania, sfollandone con la forza gli abitanti,” ha spiegato al Palestine Chronicle.
“Il Governo italiano ha il dovere legale, non solo morale, di agire di conseguenza,” ha concluso Gianelli.
(The Palestine Chronicle)

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