Sette mercenari ucraini uccisi a Shejaiya, Gaza – Media

Ukrainian mercenaries were seen in the ranks of Israeli occupation forces in Gaza. (Photo: via Social media)

By Redazione Palestine Chronicle

Un video, ampiamente diffuso sui social media, mostra alcuni soldati, armati in modo considerevole, nascosti dietro un muro mentre parlano in ucraino.

Sette mercenari ucraini sono stati uccisi nel quartiere di Shejaiya, a est della città di Gaza, mentre combattevano insieme alle forze israeliane, ha riferito Al-Jazeera citando fonti informate.

Un video, ampiamente diffuso sui social media, mostra alcuni soldati, armati in modo considerevole, nascosti dietro un muro, mentre parlano in ucraino.

Nella clip, uno dei soldati afferma di essere andato a combattere con lo scopo di impedire un nuovo “olocausto”, per giustificare la sua partecipazione al massacro del popolo palestinese.

Un’indagine, condotta dalla rete Al-Jazeera, conferma che i soldati nel video si trovavano a Gaza, e che parlavano in lingua ucraina.

Inoltre, l’agenzia di stampa Quds, cita varie fonti secondo le quali sette mercenari ucraini sono stati uccisi nel quartiere di Shejaiya, dove le forze di occupazione stanno subendo pesanti perdite nelle brutali battaglie contro la Resistenza Palestinese.

Kiev nega

“Non abbiamo inviato soldati nella Striscia di Gaza, o in qualsiasi altra regione del mondo”, ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri Ucraino, secondo Al-Jazeera.

“Il filmato che mostra persone mentre parlano ucraino nella Striscia di Gaza, potrebbe riferirsi a israeliani di origine ucraina o slava, gente che non ha alcun legame con lo Stato”, ha aggiunto il portavoce.

L’esercito israeliano annuncia ogni giorno i decessi di numerosi ufficiali e soldati israeliani, ma non comunica le perdite tra i mercenari che combattono al loro fianco.

Secondo stime e indiscrezioni, migliaia di francesi stanno combattendo a Gaza con le forze d’invasione israeliane, insieme a mercenari e volontari provenienti dalla Gran Bretagna, dalla Germania e da alcuni paesi africani.

Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui. 

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