Dopo quattro mesi, Khaled El Qaisi è finalmente libero

Il ricercatore italo palestinese Khaled El Qaisi. (Photo: via Pagine Esteri)

By Redazione Palestine Chronicle

Si è conclusa la lunga e sofferente vicenda di Khaled El Qaisi, studente italo palestinese arrestato lo scorso 31 Agosto presso il valico di Allenby davanti alla moglie e al figlio di soli quattro anni. 

Khaled El Qaisi è uno studente di lingue orientali presso l’Università de La Sapienza, aveva fondato nel 2015 il Centro Documentazione Palestinese, insieme ad altri colleghi e ricercatori, per difendere e promuovere la cultura e la memoria storica del popolo palestinese.

La famiglia, durante le vacanze estive, si era recata a Betlemme per certificare lo stato di famiglia e far visita ai parenti di Khaled. 

La mattina del 31 agosto, giorno in cui era previsto il rientro in Italia, Khaled è stato trattenuto e perquisito dai soldati israeliani al valico senza alcun capo di accusa. I militari hanno, poi, costretto moglie e figlio a superare il confine senza di lui. 

Khaled è stato trasferito nel carcere di Petah Tikwa, sottoposto a quotidiani interrogatori, minacce, offese verbali e privazione del sonno. 

In Italia famiglia e amici si sono immediatamente attivati tramite mobilitazioni contro i media mainstream italiani, appelli all’interno dell’università La Sapienza, conferenze, assemblee, coinvolgendo diverse città italiane ed esponenti sia del mondo accademico che intellettuale. 

In Ottobre Khaled è stato scarcerato, ma con limitazioni alla libertà personale in quanto ancora sotto indagine. I giudici avevano disposto il divieto di espatrio, e di avere contatti con chiunque all’estero, imponendogli di restare nella casa di un familiare a Betlemme. 

Il feroce attacco contro Gaza, iniziato il 7 ottobre, ha causato un aumento di violenza e repressione anche in Cisgiordania, e le ondate di arresti ed esecuzioni hanno inevitabilmente gettato familiari e amici di Khaled in uno stato di maggiore preoccupazione. 

Fortunatamente oggi Khaled ha riottenuto il suo passaporto e ha lasciato la Palestina per tornare in Italia dove, finalmente, potrà riabbracciare la moglie e il suo bambino. 

La libertà di Khaled El Qaisi è una notizia positiva, che illumina l’oscurità scesa su tutti i territori occupati, in particolare sulla Striscia di Gaza, ma nel gioire della sua scarcerazione restiamo comunque in attesa di giustizia per tutti i prigionieri palestinesi. 

(The Palestine Chronicle)

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