La Namibia respinge il ‘sostegno tedesco all’intento genocidiario dello stato razzista di Israele’

(Image: Palestine Chronicle)

By Redazione Palestine Chronicle

Sabato, la Namibia ha dichiarato la Germania colpevole di aver commesso il primo genocidio del 20° secolo su suolo namibiano, e di doverlo  “ancora espiare completamente”.

La Namibia ha, quindi, rigettato il sostegno della Germania agli attacchi israeliani “contro civili innocenti a Gaza”, come affermato dalla presidenza in una dichiarazione su X.

Il presidente, Hage Geingob, ha espresso “profonda preoccupazione per la scioccante decisione, comunicata dal Governo della Repubblica Federale Tedesca ieri, 12 gennaio 2024, con la quale ha respinto l’accusa moralmente corretta, avanzata dal Sudafrica davanti alla Corte internazionale di giustizia (ICJ), riguardo il genocidio che Israele sta commettendo contro i palestinesi a Gaza”.

La mossa della Germania, secondo Geingob, ha ignorato “la morte violenta di oltre 23.000 palestinesi a Gaza, e tutti i rapporti delle Nazioni Unite che evidenziano, in modo inquietante, lo sfollamento interno dell’85% dei civili, nel pieno di una grave carenza di cibo e servizi essenziali”.

La Germania “ha scelto di difendere davanti alla Corte Internazionale di Giustizia gli atti genocidi e raccapriccianti del Governo israeliano, contro civili innocenti, a Gaza e nei Territori Palestinesi occupati”.

“La Germania non può esprimere moralmente il proprio impegno nei confronti della Convenzione delle Nazioni Unite contro il genocidio, inclusa l’espiazione per il genocidio in Namibia, mentre sostiene l’equivalente di un olocausto e un genocidio a Gaza”, si legge nella dichiarazione, dove si rileva inoltre che varie organizzazioni internazionali “hanno concluso, che Israele sta commettendo crimini di guerra agghiaccianti a Gaza”.

Pertanto, il presidente Geingob ha ribadito il suo “appello fatto il 31 dicembre 2023”, secondo cui “nessun essere umano amante della pace può ignorare la carneficina commessa contro i palestinesi a Gaza”.

Nella dichiarazione, la presidenza ha fatto appello “al governo tedesco affinché riconsideri la prematura decisione di intervenire, come terza parte, in difesa e sostegno degli atti di genocidio di Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia”.

Le forze coloniali tedesche compirono un genocidio in Namibia contro le popolazioni indigene Herero e Nama, tra il 1904 e il 1908. Durante l’attacco persero la vita almeno 65.000 Herero e 10.000 Nama.

La popolazione Herero diminuì circa del 70% e la popolazione Nama almeno del 50%.

La Germania ha riconosciuto i crimini commessi in Namibia come genocidio, nel 2021, ma ha rifiutato di assumersi la responsabilità del risarcimento.

Traduzione di Cecilia Parodi. Leggi l’articolo in inglese qui. 

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