Missile dallo Yemen raggiunge Tel Aviv in 11,5 minuti – Ansarallah minacciano nuove azioni

Yahya Saree, portavoce militare degli Ansarallah. (Photo: video grab)

By Redazione Palestine Chronicle

Queste operazioni, secondo il gruppo, “includono la risposta alla loro aggressione criminale alla città di Al-Hodeida, così come il continuo sostegno al popolo palestinese oppresso”.

Il Generale Brigadiere Yahya Saree, portavoce militare delle Forze armate yemenite, ha annunciato in una conferenza stampa domenica che un nuovo missile balistico ipersonico lanciato dallo Yemen ha colpito con successo un obiettivo militare a Tel Aviv.

Secondo Saree, il missile, che ha percorso circa 2.040 chilometri, ha raggiunto il suo obiettivo a Tel Aviv in 11,5 minuti e i sistemi di difesa aerea israeliani non sono stati in grado di intercettarlo.

In un comunicato, le forze armate yemenite, affiliate al gruppo Ansarallah, hanno dichiarato di aver effettuato “un’operazione militare qualitativa che ha preso di mira un obiettivo militare nemico israeliano nella zona di Yaffa (Tel Aviv)”.

L’attacco missilistico ha scatenato il panico in Israele. I media israeliani hanno riferito che centinaia di migliaia di israeliani hanno cercato riparo, segnando un evento senza precedenti nella storia della nazione.

Secondo la dichiarazione, il missile ha causato “paura e panico tra i sionisti, con più di due milioni di sionisti che si sono precipitati nei rifugi per la prima volta nella storia del nemico israeliano”.

Quinta fase

La dichiarazione ha anche osservato che “questa operazione fa parte della quinta fase ed è il culmine degli sforzi delle eroiche forze missilistiche, che hanno compiuto sforzi enormi nello sviluppo della tecnologia missilistica per soddisfare i requisiti”.

Queste operazioni, secondo il gruppo, “includono la risposta alla loro aggressione criminale alla città di Al-Hodeida, così come il continuo sostegno al popolo palestinese oppresso”.

Gli Ansarallah e Saree hanno ribadito l’impegno dello Yemen a superare “gli ostacoli geografici, l’aggressione americano-britannica e i sistemi di sorveglianza, spionaggio e difesa non impediranno al caro Yemen di adempiere al suo dovere religioso, morale e umanitario nel sostenere il popolo palestinese”.

Il portavoce militare ha anche avvertito che Israele deve aspettarsi attacchi più sofisticati con l’avvicinarsi del primo anniversario dell’Operazione Al-Aqsa Flood, il 7 ottobre.

Conflitto prolungato

Il portale d’informazione libanese Al Mayadeen ha citato fonti yemenite, secondo cui le operazioni militari dello Yemen non si limiteranno a un solo obiettivo, avvertendo che Tel Aviv non è più sicura ed esortando la leadership israeliana a prendere sul serio la minaccia.

Le fonti avrebbero anche sconsigliato di fidarsi dei resoconti israeliani sulle azioni militari yemenite.

Hanno inoltre rivelato che lo Yemen si sta preparando a un conflitto prolungato con Israele, utilizzando tattiche diverse e potenziando le proprie capacità militari strategiche con una visione a lungo termine.

“Lo Yemen si sta preparando alla guerra con il nemico utilizzando tattiche sfaccettate, pienamente consapevole che la guerra sarà prolungata, e sta costruendo le sue capacità militari strategiche sulla base di questa consapevolezza”, ha dichiarato la fonte.

A luglio, un civile israeliano è stato ucciso e altri 10 sono rimasti feriti quando un drone lanciato dagli Ansarallah è esploso nel centro di Tel Aviv, non lontano dall’ambasciata statunitense. Il gruppo Houthi ha rivendicato la responsabilità dell’attacco.

In risposta alle operazioni militari israeliane in corso a Gaza, iniziate il 7 ottobre 2023, gli Ansarallah hanno preso di mira navi israeliane o affiliate a Israele nel Mar Rosso e nel Mar Arabico con missili e droni in segno di “solidarietà con Gaza”.

(PC, AJA)

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